Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Ufficio doganale a rischio

di Redazione

POLITICA

 

I deputati palermitani 5stelle alla Camera hanno presentato una interrogazione al ministro degli Interni. Nuti: “I prossimi pensionamenti potrebbero mandare in tilt l’ufficio doganale”.

“Controlli solo a campione per carenza di uomini e strumenti”. M5S lancia l’allarme sicurezza al porto di Palermo e chiede interventi: “Alfano si svegli”

Un traffico di passeggeri e di merci intensissimo a fronte di un personale della dogana ridotto al lumicino e senza una dotazione strumentale adeguata. E’ a rischio sicurezza il porto di Palermo e il M5S lancia l’allarme al ministro Alfano, al quale ha presentato una interrogazione per chiedere il rimpolpamento degli organici della dogana e la messa in campo di misure per prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose e terroristiche.

Vogliamo capire – dice il deputato alla Camera Riccardo Nuti, primo firmatario dell’interrogazione sottoscritta dai colleghi palermitani Di Benedetto, Di Vita, Lupo, e Mannino oltre che dalla collega di Matera Liuzzi – quali sono le intenzioni del governo rispetto ad una situazione che rischia di diventare esplosiva. I fatti dimostrano che Cosa nostra è ben infiltrata nel porto di Palermo, mentre i numeri dicono chiaramente che questo è uno dei più importanti crocevia di passeggeri e mezzi del Mediterraneo e non ci si può affidare solo alla buona sorte nei controlli, che per forza di cose sono tutt’altro che capillari, come, invece, dovrebbero essere”.

Nel 2014 dal porto del capoluogo isolano sono transitate oltre 6 milioni di tonnellate di merci e quasi 2 milioni di persone. Tutto controllato da meno di 70 funzionari dell’ufficio doganale, che fino ad alcuni anni fa erano 150, prima della progressiva decimazione dell’organico messa a segno da prepensionamenti non compensati da nuove assunzioni.

E questo personale – spiegano i deputati interroganti – deve pure suddividersi tra il porto di Termini Imerese, l’aeroporto Falcone e Borsellino, gli uffici centrali e vari attracchi marittimi minori. E’ evidente che la situazione è a rischio collasso, specie se si pensa che in altre città italiane con flussi passeggeri e merci nettamente inferiori la dotazione organica risulta uguale o persino maggiore”.

A rendere difficile i controlli per i deputati è anche la mancanza di una idonea dotazione strumentale del personale della dogana.

Mancano – affermano – scanner, detector e aree dedicate ai controlli”.

Responsabile comunicazione
M5S Sicilia
Cell. 3343218864  
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