Dopo tre anni, quindi, di immobilismo e di buio totale sulle politiche in favore del personale si cambia: tutto ciò rappresenterà, finalmente, una inversione di tendenza nella politica sul personale e di valorizzazione delle risorse umane o sarà solo uno dei soliti e sterili turn over di ‘cencelliana’ memoria? Vedremo… se saran rose, fioriranno!
Il Cobas-Codir continua le proprie azioni rivendicative
Il COBAS-CODIR, prima organizzazione sindacale del comparto regione, continuerà le proprie azioni rivendicative e, come sempre, sarà pronta a contrastare ogni eventuale azione prodotta dal governo in assenza di risposte alle legittime aspettative del personale; sarà disponibile, invece, a una piena e fattiva collaborazione laddove il nuovo assessore volesse prendere a cuore le molteplici problematiche dell’Amministrazione e del personale a cominciare dagli impegni presi dalla predecessora e non mantenuti.
Il primo passo
Come primo passo, visto il riacutizzarsi della pandemia in Sicilia, il COBAS-CODIR ha già chiesto che il neo assessore impartisca precise e immediate disposizioni per la proroga dello smart working semplificato fino al 31/1/2021 secondo le modalità previste dal nuovo DCPM e detti precise direttive riguardo il POLA. Si ritiene, inoltre, opportuno che il neo assessore abbia piena contezza della situazione giuridica ed economica del personale regionale ulteriormente mortificato dall’azione di un’Aran Sicilia completamente inadeguata non svolgendo un ruolo di rappresentanza negoziale ma di mera rappresentanza politica che, così facendo, rappresenta costi inutili.
La Commissione paritetica langue
Come se non bastasse langue la commissione paritetica nata per individuare un serio percorso di riqualificazione e riclassificazione di tutto il personale regionale e stabilire l’adeguamento e l’ammodernamento di tutte le indennità utili al funzionamento di una moderna pubblica amministrazione. La riclassificazione e riqualificazione del personale è un atto ormai indifferibile soprattutto alla luce dello sfruttamento in nero in mansioni superiori della molteplicità dei lavoratori regionali, dall’operatore al funzionario direttivo. Se l’Aran Sicilia continuerà ad avere un mero ruolo di rappresentanza politica venga sciolta riportando le competenze alla funzione pubblica o venga commissariata per restituire il ruolo di agenzia delle rappresentanze negoziali in cui ci sia rispetto per tutte le parti e delle posizioni rappresentate al tavolo negoziale.
Il mancato avvio della nuova stagione contrattuale
A ciò si aggiunga il mancato avvio della nuova stagione contrattuale che dovrebbe rappresentare, come nel resto del Paese, anche il rilancio economico delle retribuzioni oramai inadeguate al reale costo della vita. In proposito occorrerà che il neo assessore prenda anche coscienza della necessità, portata avanti dal COBAS-CODIR, di un intervento politico per consentire a oltre 5000 dipendenti inquadrati in A e B di potere recuperare, ai fini pensionistici, anche 15 anni di previdenza non versata dalla Regione avendo sfruttato questi lavoratori come LSU. Bisogna anche sbloccare per tutti i lavoratori in regime di TFR, la possibilità di potere accedere, finalmente, all’anticipo per acquisto prima casa, spese sanitarie e spese studio per i figli così come previsto dalle leggi nazionali .
I risparmi possano rifinanziare i trattamenti economici accessori
Occorrerà, inoltre, prevedere che i risparmi di spesa, di somme destinate a remunerare prestazioni straordinarie non eseguite o da buoni pasto non erogati, possano rifinanziare i trattamenti economici accessori legati alla performance e alle condizioni di lavoro ovvero agli istituti di welfare integrativo. Altro atto indifferibile dovrà essere il rafforzamento degli organici , previsto dal Piano Triennale dei Fabbisogni, dando la priorità alla valorizzazione delle risorse interne , come previsto dalla Madia (art.22, co. 15 del D.lgs. 25 maggio 2017, n.75 e s.m.i.), attualmente escluse da una delibera di giunta approvata su proposta della sua predecessora, che prevede le riserve del 30% per il personale interno ma solo nei pubblici concorsi (in tal senso esiste anche un’iniziativa parlamentare all’ARS a favore dei dipendenti).
COBAS/CODIR
Segreteria Generale