Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Un programma di adozione sociale per sostenere le vittime di estorsione e usura

Lo mette in campo l’”Acis - Rete per la legalità” di Sant'Agata di Militello attraverso l’azione 4.2.2 “Azioni di prevenzione e contrasto ai fenomeni del racket e dell’usura” del Pon Legalità 2014-2020, finanziato dal Ministero dell’Interno. Un “programma di adozione sociale” per sostenere le vittime di estorsione e usura

di Gilda Sciortino

Sostenere vittime di estorsione e usura siciliane attraverso la messa in campo di un team di professionisti. Soggetti, in grado di assistere gli imprenditori in ogni momento del loro percorso di liberazione dei loro aguzzini. A partire da quando le vittime di estorsione e usura decidono di denunciare sino alla fase dell’attività giudiziaria. Passando, poi, attraverso tutte le altre iniziative finalizzate a superare le difficoltà economiche e di qualunque altro genere si presentino.


L’associazione antiracket “Acis-Rete per la legalità” di Sant’Agata di Militello

Una vera e propria “adozione sociale”, messa in campo dall’associazione antiracket “Acis-Rete per la legalità” di Sant’Agata di Militello. Un’adozione fatta attraverso il programma finanziato dal Ministero dell’Interno. E finanziato nell’ambito dell’Azione 4.2.2 “Azioni di prevenzione e contrasto ai fenomeni del racket e dell’usura” del Pon Legalità 2014-2020.


Sos Impresa- Rete per la Legalità

«Un percorso a 360 gradi – spiega Pippo Scandurra, vicepresidente nazionale di “Sos Impresa- Rete per la Legalità -. Quindi, che non si limita a sollecitare l’imprenditore a denunciare, lasciandolo poi solo con tutte le conseguenze che questa decisione comporta. Ma lo accompagna standogli materialmente vicino nel processo di affrancamento e di uscita dal tunnel dell’estorsione e dell’usura.

Un percorso difficile

Un percorso per nulla indolore, in cui gioca un ruolo fondamentale il recupero della fiducia nei confronti delle istituzioni. Non solo. Anche negli strumenti normativi per mettere gli imprenditori nelle migliori condizioni per ridare slancio alla propria attività economica. Anche e soprattutto grazie al team di professionisti che abbiamo messo in campo».

L’Acis

Professionisti che hanno una lunga esperienza nel settore dell’antiracket e dell’antiusura. E che lo fanno, affiancando e rafforzando l’esperienza decennale dell’Acis nella costituzione anche come parte civile in numerosi processi antimafia.

Adozione sociale

«Il programma che abbiamo messo in campo – prosegue Scandurra – non lo abbiamo pensato come uno sportello di consulenza. Non a caso parliamo di “adozione sociale”. Proprio perché a monte c’è la forza di una rete composta da associazioni e imprenditori. Soggetti che vivono quotidianamente la difficoltà di fare impresa, facendo fronte comune contro l’offensiva mafiosa. Una sinergia fondamentale in progetti del genere».

Accordi quadro

Un’azione che vuole, però, andare oltre. Facendo da pungolo e sollecitando la discussione in merito agli strumenti e accordi quadro da mettere in campo. Ciò per andare incontro anche a tutte le nuove esigenze sorte in conseguenza del Covid.

La libera impresa è danneggiata dalla crminalità mafiosa

«Nessuno può negare che la libera impresa – dice il vicepresidente nazionale di Sos Impresa – è stata danneggiata non solo dalla pandemia, ma anche dalla mafia. La quale ci ha visto sin dall’inizio e ha immediatamente approfittato mettendo in ginocchio il mercato.

Una crisi difficile

Una crisi dalla quale non sappiamo quando ci riprenderemo. Ecco anche perché la nostra azione non vuole essere solo la spalla su cui appoggiarsi momentaneamente. Vuole fare la differenza chiedendo per esempio la revisione dell’accordo quadro disatteso dagli istituti di credito. Proposta fatta dal Ministero degli Interni con associazioni antiracket e banche. Ciò per fare in modo di dare risposte che fronteggino l’attuale situazione economica. Inoltre, che guardino pure lontano, a un futuro più certo per tutti noi».


Programma di adozione sociale

Risposte, dunque, quelle che cercano e si aspettano gli imprenditori. E che, anche grazie al “Programma di adozione sociale” promosso dall’”Acis-Rete per la legalità” di Sant’Agata di Militello, si spera comincino ad arrivare.

Nel frattempo, chiunque abbia  bisogno di parlare con uno dei professionisti può chiamare al 333.4595962 o al 339.5466595.
Si può anche scrivere a uno dei due indirizzi di posta elettronica: 
acisantiracketnebrodi@gmail.com. e info@acisantiracket.it. 

Inutile dire, ma lo ribadiamo, che ogni appuntamento sarà trattato con la massima riservatezza e discrezione. Sarà valutato insieme il percorso migliore e più sicuro per uscire dal giogo del racket e dell’usura.

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