Sei artisti palermitani, dediti ai più svariati generi musicali, ma accomunati da una passione viscerale per il compositore dei Pink Floyd, danno vita a una band per omaggiare il grande artista, riproponendo al pubblico una musica senza tempo
di Giusi Serravalle
Bassista, paroliere, compositore, ma soprattutto, fondatore e anima dei Pink Floyd. Stiamo parlando di Roger Waters la più grande star del rock psichedelico. Come non ricordare uno dei più grandi artisti degli anni Sessanta, rimasto sulla cresta dell’onda sino agli anni Ottanta? Ma ciò che lo rende ancora grande, nonostante le metamorfosi del suo genere, è il posto che questo grande artista mantiene ancora intatto nel cuore dei suoi fans di allora, ma soprattutto, il posto che ha conquistato nel cuore dei giovani, che hanno vissuto il suo genere musicale solo attraverso il ricordo dei suoi brani. Giovani comuni, con una grande passione per la musica rock, ma completamente rapiti e travolti dal grande Roger che, sino allo scorso agosto, alla veneranda età di 70 anni, ha condotto un tour attraverso tutti i continenti, durato circa tre anni. Tre lunghi anni, in cui ha trasferito, come allora, energia, vitalità, contestazione. Quel mix di forti emozioni che gli artisti di allora trasferivano al proprio pubblico, grazie, anche, al contributo di sostanze psicotrope, in grado di innescare nel pubblico meccanismi di percezioni forti e intense, dalle quali scaturiva il genere psichedelico con i suoi suoni elettronici.
I giovani che ancora amano quel genere non usano nessuna di queste sostanze, ma sentono dentro le stesse emozioni di allora e cercano, producendo un genere musicale che molto si avvicina allo stile Waters, di fare rivivere al proprio pubblico gli stessi stati emozionali.
E’ così che due, tre mesi fa, nasce, per caso, nel capoluogo siciliano, una giovane band musicale che, attraverso un’accurata selezione dei brani più belli dei Pink Floyd, vuole rendere omaggio al grande Roger, proponendo al pubblico siciliano un concerto-spettacolo, in cui, oltre alla musica realizzata da loro, lo spettatore più appassionato, potrà anche godere della visione di stralci del film ‘The wall’ di Alan Parker. Un mix di immagini, creato ad hoc da una giovane visual maKer, Mapi Rizzo. “Insomma – spiega Gianpaolo Petrolito, leader del gruppo – una commistione tra musica, arti visive ed effetti speciali”.
Ma come nasce questa band che, in soli due mesi, riesce a creare uno spettacolo e a fissare una data (6 dicembre) per la sua prima esibizione.
“La nostra formazione – riprende Giampaolo – nasce dalla volontà di 6 artisti palermitani: Dave Gaeta e Salvo Cacioppo alla chitarra, Fulvio Signorino alle tastiere, Marcello Castellucci al basso e Ferdinando Piccoli alle percussioni e Vincenzo Cosenza, fonico del sound, di offrire un tributo al grande Roger Waters e ai suoi 70 anni di età. Accomunati da questa grande passione per il mitico gruppo degli anni Settanta, e per il grande compositore del gruppo, abbiamo voluto rendere omaggio a questo stile musicale che, nonostante i mutamenti generazionali, è ancora molto vicino e molto amato pure dalle nuove generazioni. Abbiamo voluto portare sul palcoscenico di un teatro, che è la cornice naturale per questo tipo di spettacolo, proprio la musica di questo artista, perché riteniamo che sia un’ icona della musica di tutti i tempi, ma soprattutto perché, per noi, rappresenta un genio non solo della musica, ma anche di vita. Lui – ribadisce il leader della neo formazione musicale – è uno dei pochi artisti che ha saputo ben rappresentare l’uomo come essere vivente semplice e indifeso, mettendo a nudo tutte le sue fragilità e tutte le sue debolezze, fonte, spesso, dei suoi innumerevoli problemi relazionali e sociali. Sono tratti umani, tutti questi, che accomunano tutti gli uomini di tutti i tempi. La visione sociale che Roger Waters da dell’uomo è una visione in cui tutti noi ci rispecchiamo”.
La band senza nome, a volere sottolineare l’occasionalità dell’incontro e della fusione, proporrà una carrellata dei brani più importanti della carriera dell’artista e più incisivi della sua attività. Insomma, i brani che propongono i temi più forti: gli affetti mancanti, legati alla morte del padre durante la seconda guerra mondiale, una madre ossessiva e iperprotettiva, la scuola britannica degli anni post bellici, rigidamente ancorata a schemi arcaici e decisamente rigorosi, l’adolescenza difficile, ma anche il fallimento del matrimonio e la sfiducia nelle istituzioni e, infine, lo svuotamento dell’artista che, raggiunta la fama, non sa più gestirsi.
“Quanti di noi – riflette Giampaolo – non si sono mai imbattutti in queste problematiche? Non sono tematiche attuali che investono tutti gli uomini nella propria quotidianeità”?
Venerdì 6 dicembre alle ore 21,00 Roger Waters Tribute Show al Teatro Colosseum in via Guido Rossa, 7 a Bonagia.
Ingresso euro 6,00.