Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Torna il concerto per Peppino Impastato

Una staffetta di musicisti nel 46° anniversario dell’assassinio di Peppino Impastato, l'attivista di Democrazia Proletaria, fondatore di Radio Aut, ucciso dalla mafia il 9 maggio del 1978

di Redazione

Una staffetta musicale tra artisti per mantenere viva la memoria e trasmettere speranza, voglia di giustizia sociale, impegno e per far brillare, attraverso la loro musica, la luce di Peppino Impastato. La serata, che avrà inizio alle 19, sarà presentata da Martina Martorano, conduttrice radio e tv e consulente musicale e vedrà la partecipazione di molti artisti siciliani: Chino Mortero, Mereketen, Chris Obei, Pacha Kama, Famiglia del Sud, dJ aJde, il coro dei bambini Ali C’è, confermata anche la presenza di Bunna, storico membro  e cantante degli Africa United con un suo Dj set.

“La musica – spiega Francesca Impastato, presidente della Pro Loco Cinisi 2.Zerom che promuove la manifestazione – è da sempre stata uno dei linguaggi scelti da Peppino e dai suoi compagni per lanciare ed amplificare importanti messaggi, creare aggregazione ed attrazione verso il nostro territorio, storicamente ricco di un fermento culturale che non si è mai spento, lo dimostrano le tante associazioni presenti a Cinisi ed il loro instancabile lavoro. Con loro, e in particolare con Casa Memoria e Musica e Cultura, stiamo cercando di trasformare la memoria in attivismo, utilizzando anche l’arte e la musica per sensibilizzare su temi importantissimi per il nostro territorio. Siamo quindi certi che questo concerto diventerà un appuntamento fisso che ci impegneremo a far crescere anno dopo anno. Un ringraziamento doveroso va ai tanti artisti che da anni ci sono vicini e ci sostengono con la loro presenza a Cinisi, non ci fermeremo e grazie a loro continueremo a far risuonare il nome di Peppino”.

Per Luisa Impastato, presidente dell’Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato “è importante continuare ad associare la figura di Peppino non solo alla sua attività di denuncia ed attività politica ma anche a quella culturale. Per Peppino la cultura, la musica e le arti in generale erano strumenti di libertà ed emancipazione, attività concrete per i ragazzi, non va dimenticato che la sua è anche una storia di rivoluzione culturale”.

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