L’errore fatale che frena moltissimi studenti universitari dall’andare veloce all’Università.
di Attilio Cordaro*
Ogni mese parlo con centinaia di studenti universitari. Molti di loro – fortunatamente la maggior parte – sono persone ambiziose, che mirano sempre al massimo e cercano in tutti i modi di raggiungere i più alti risultati che possono ottenere, anche se questo alle volte significa fare rinunce non da poco. Persone intraprendenti, determinate, cazzute, che cercano di dare il massimo per conquistare il più alto risultato che possono portarsi a casa, per sentirsi soddisfatti degli sforzi compiuti e strappare un sorriso a 64 denti ai propri genitori, onorando i loro stessi sacrifici. Eppure, mi accorgo che molti studenti universitari ambiziosi che si impegnano non riescono ad andare veloci come vorrebbero all’università.
Ora, non riuscire ad andare spediti come si vorrebbe può dipendere davvero da mille fattori: una pianificazione mancante, non capire come riuscire a mettere insieme due o più materie contemporaneamente (che poi è IL problema più grave in cui incorrono quasi tutti gli studenti all’Università), non riuscire a calcolare gli imprevisti durante la preparazione delle materie ed andare in ansia prima degli esami, etc.
Per alcuni di loro, però, si tratta semplicemente di un fattore che a prima vista sembra davvero banale, ma che è in grado di causare danni irreparabili al loro percorso universitario, tanto da farli andare fuori corso.
L’errore fatale di cui ti sto parlando è: focalizzarsi sulla carriera universitaria di altri studenti che sono riusciti ad ottenere risultati che noi non siamo riusciti ad ottenere. E adesso ti spiegherò da dove nasce questo errore.
L’ambiente malato da dove nasce l’errore fatale che rischia di bloccarti per sempre all’Università
Innanzitutto, devo chiederti perché questo rischia di generarsi.
Non so se ci hai fatto caso, ma non è che lo studente universitario la mattina si sveglia ed inizia a pensare a tutta una serie di colleghi da cui è circondato che stanno kilometri avanti a lui in termini di materie sostenute (e con voti magari anche ottimi).
Sono le persone – spesso i familiari: genitori, parenti, zii, cugine, nonni, etc. – ad indurre lo studente a pensare agli altri suoi colleghi più avanti di lui con frasi tipo: “Ehhhhh, ma come mai Giovanni si sta laureando e pure con voti eccellenti presi agli esami, e tu vai a rilento e non riesci a studiare???”
E lì, il vuoto.
L’ansia che magari ti capitava di provare solamente quando eri sotto esame, prende il sopravvento e ti senti come sperduto in un’isola deserta, senza alcuna possibilità di salvezza.
A queste persone innanzitutto direi una cosa se me le trovassi davanti:
STATE ZITTIII! Per favore: state zitti!
Io sono una persona davvero molto molto tranquilla, ma la comparazione, il confronto continuo che fate con altri studenti rispetto magari a vostro figlio, nipote, cugino, fate, rischia di distruggere il suo percorso universitario mandando in rovina il suo futuro, la sua ambizione, e di rovinare per sempre la sua autostima.
E adesso ti spiegherò perché il confronto con gli altri rischia di mettere a repentaglio il tuo futuro da studente.
Perché questo errore, se commesso rischia di allungare all’infinito il tuo percorso all’Università
La ragione per cui focalizzarsi sul percorso degli altri studenti universitari che riescono ad avere risultati è un errore clamoroso è che ogni percorso universitario è condizionato da mille fattori differenti che possono giocare a tuo favore/sfavore e che influenzano la tua carriera da studente.
Non considerarli e pensare “quello lì ce l’ha fatta, io che non ce la faccio che sono stupido?” (che è praticamente il pensiero automatico che si genera ogni volta che non riesci immediatamente a spiegarti il rendimento degli altri colleghi) è proprio sbagliato perché ti porta a focalizzarti sugli altri senza considerare che il loro “successo” può essere generato da migliaia di fattori differenti che hanno giocato a loro favore che tu non hai potuto sfruttare.
Cioè, tu in quel momento in cui ti confronti con loro pensi: “Cavolo, Giovanni è troppo avanti rispetto a me…”; ma non pensi minimamente a cosa Giovanni ha avuto e che lo ha agevolato nel suo percorso, non pensi al fatto che magari ha ricevuto un aiuto da un suo collega di corso che aveva superato gli stessi esami che tu ti trovi ad affrontare prima di lui e che gli ha detto esattamente cosa fare per evitare di prendersi cantonate che lo avrebbero fatto rallentare (e che magari tu, senza saperlo, hai preso e hai dovuto subire le conseguenze negative di questo).
Non pensi al fatto che Giovanni ha il papà professore che gli ha detto come affrontare meglio gli esami e cosa deve effettivamente studiare (cioè, solo il materiale specifico che trovi su www.appunticondivisi.com ).
Devi semplicemente replicare il processo che il collega che ha risultato migliori dei tuoi ha seguito per ottenere quei determinati risultati.
Punto.
Insomma, ti focalizzi solo sui vantaggi che lui ha avuto, senza considerare le condizioni che hanno generato quei vantaggi.
Questo ovviamente, cosa genera? Che tu ti senti un fallito.
E mi dici dove la vai a trovare la forza di preparare materie anche lunghe se di base pensi di essere un fallito nonostante l’impegno che metti solitamente per studiare? Non trovo una risposta a questa domanda.
Quello che devi fare per ottenere risultati migliori all’Università
Se alcuni dei tuoi colleghi ottengono risultati migliori dei tuoi, probabilmente questo dipende perché loro mettono in campo un processo che produce quei risultati che tu devi invece ottimizzare. Cioè, c’è qualcosa che loro fanno e che tu non fai o non fai correttamente.
Per cui: la chiave non è pensare “Eh, quello è più portato di me, è più intelligente di me!”
All’Università non viene premiata l’intelligenza, altrimenti non si spiegherebbe come mai alle volte capita che magari uno che studia una settimana per l’esame può prendere 30 e lode ed invece uno che ha studiato magari 3 o 4 mesi solo una materia senza tregua, prende un 26 o 27 solo perché si emoziona un pò all’esame. Non c’entra l’intelligenza.
Punto.
Ciascun risultato è frutto di un processo.
Probabilmente, c’è qualcosa che – anche a tua insaputa – gioca a tuo sfavore e che ti viene normale fare, ma che sta compromettendo i tuoi risultati.
La chiave sta nell’analizzare ciò che fai e correggere il processo che porta alla produzione del tuo risultato (che è insoddisfacente e che tu vuoi cambiare).
Se aggiusti il tuo processo, allora i risultati che lo generano saranno nettamente superiori rispetto a quelli che hai attualmente.
So che ti stai chiedendo “ok, mi hai aperto gli occhi su alcune cose: ma come faccio a capire tutto quello che adesso sto sbagliando e che rischia di produrre danni alla mia resa universitaria?”.
Ho imparato da solo e sulla mia pelle che significa essere lasciato come una nave alla deriva all’Università.
Io e Nicola ne abbiamo passate di cotte e di crude da studenti lavoratori.
Eppure, siamo riusciti a laurearci velocemente e con voti alti, nonostante avessimo la metà del tempo rispetto ai nostri colleghi di corso non frequentanti e senza che questo significasse rinunciare alla nostra vita sociale.
Oggi, abbiamo una missione: quella di impattare positivamente sulla vita di più studenti universitari possibili.
Questo è il motivo che ci ha spinti a creare una rubrica come questa su una testata giornalistica.
Questa è la ragione per cui abbiamo voluto mettere tutti i nostri preziosi insegnamenti a disposizione di tutti gli studenti universitari che vogliono migliorare la loro attuale condizione.
Come? Abbiamo scritto un libro intitolato “Come Laurearsi Velocemente e con Voti Alti”: una guida step-by-step che eviterà a te e a ciascuno studente universitario che lo leggerà di commettere errori e di trarre subito gli insegnamenti necessari per ultimare con voti alti il proprio percorso e prospettarsi con successo nel mondo del lavoro.
Dentro ci sono solo le migliori lezioni, tratte dalle nostre esperienze incrociate, mie e di Nicola, nei nostri due percorsi universitari paralleli.
Ma non è vendita. Né lo sarà nei prossimi mesi.
Quello che puoi fare, intanto, scaricare GRATIS l’estratto che contiene le prime 33 pagine cliccando qui
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Mi raccomando: dammi un tuo feedback non appena avrai letto l’estratto gratuito, lasciando un commento qui sotto!
Per oggi è tutto, ciao e alla prossima! Ad un futuro degno degli enormi sacrifici che stai facendo.
*Co-fondatore di Appunti Condivisi – Specifici per la Tua Università, Facoltà e Corso di Studi