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Valentina Pierella, illustratrice e… impastatrice seriale

L'ultima idea è stata quella di chiedere agli oltre 125 mila iscritti della sua pagina Facebook, di postare una foto di sé stessi con il proprio lievito madre, con hashtag #ioeilmiolievito..., con lo scopo di conoscersi meglio. È stato un successo, e continuano a piovere foto e racconti: così Valentina Pierella coinvolge le sue migliaia di followers.

di Clara Di Palermo

Si definisce impastatrice seriale, ama la vita di campagna, la pittura, i gatti e il lievito madre: Valentina Pierella, conosciuta nel web col nickname Tu_Valentina, una laurea in Storia e conservazione del patrimonio artistico e una grande manualità, è un volto molto noto nell’universo internet.

Simpatica, un sorriso comunicativo, una montagna di ricci bruni e le mani sporche di farina, dopo un video su YouTube in periodo di lockdown, parlando di lievito madre,fatto quasi per scacciare la noia, è stata travolta da un successo inaspettato. Il video è diventato virale ed è stata letteralmente subissata da domande, richieste e spiegazioni sull’impasto magico. I suoi video sono seguiti da migliaia di persone e oggi tutto questo si è tradotto in quattro libri sul lievito madre, un gruppo Facebook con oltre 125 mila iscritti, oltre al consolidato successo come illustratrice e ritrattista. Ama follemente i gatti, tanto da averne fatto anche il soggetto di diversi quadri, vive a Roma in una casa piena di fiori e nuvole insieme a due gatti, un lievito madre e un meraviglioso Orso (l’affettuoso soprannome per il suo compagno, divenuto suo marito lo scorso maggio).

Un gruppo gentile

Ama definire il suo gruppo Facebook gruppo gentile perché, come si legge nelle premesse di presentazione, Vi preghiamo di essere gentili ed educati, non vogliamo discussioni futili e post maleducati con offese o comportamenti poco cortesi. Al di là della sua perizia con il lievito madre, Valentina ci ha incuriosito come persona, come donna dalle mille risorse e capacità. Romantica ma capace di guardare anni luce avanti, sempre col suo tono di voce pacato e rilassante, abbiamo voluto farle qualche domanda per conoscerla meglio.

Da restauratrice a pittrice, a guru del lievito madre con un gruppo “gentile” che su FB conta oltre 120 mila iscritti. Cosa è successo?
“La vita a volte ci sorprende aprendo davanti a noi strade inaspettate e nuove. Questo mi è successo nel 2020, quando, durante la quarantena, ho pubblicato per caso su YouTube un video sul lievito madre. Non mi sarei mai aspettata tutto questo! Quel video è diventato virale, sono stata travolta da messaggi e nel giro di pochi mesi intorno a me si è radunata una grandissima comunità di persone interessate all’argomento. Ho cavalcato l’onda e adesso, dopo quattro anni, eccomi qui. Ho scritto 4 libri sul lievito madre, ho un gruppo con 125.000 iscritti, un blog, un canale YouTube e tanti nuovi progetti”.

Dalla pittura alle illustrazioni farinose

Una passione che è diventata dapprima una sorta di “secondo lavoro” e poi un impegno quasi a tempo pieno, dai libri illustrati agli accessori “farinosi”per la cucina, ma con la manualità sempre come filo conduttore. Cosa ti piace di più fare?
“Anche se adesso impiego gran parte delle mie giornate al progetto “lievito madre”, continuo a dipingere, ad illustrare favole e vendere i miei quadri. Fin dall’inizio ho sempre cercato di non farmi risucchiare dai social e di non farmi travolgere dal mondo virtuale. Faccio di tutto per dosare le due cose, l’impegno artistico e quello social-lievitoso.

E poi mi impegno per fonderli insieme. Per questo ho scritto i libri di ricette illustrati ad acquerello, perché non volevo solo essere una delle tante foodblogger che pubblica ricette ma ci tenevo a produrre qualcosa di carta che contenesse i miei disegni. Per lo stesso motivo è nata la collezione farinosa di gadget illustrati. Sono accessori con i miei acquerelli ma dedicati al mondo della lievitazione.
Cosa mi piace fare di più… non lo so, dipende dai momenti. La cosa importante è riuscire a danzare tra le due cose per tenerle vive entrambe”.

La passione per le favole

Hai dichiarato più volte di amare le favole. Qual è la tua preferita?
“Adoro le favole! Sono cresciuta in campagna, con due genitori che mi hanno nutrita a pane e favole! Ritengo che la fantasia, la creatività, l’immaginazione, siano fondamentali per sopravvivere nel nostro grigio e difficile mondo. La mia favola preferita? Mmm.. ce ne sono tante. Forse posso indicarti il mio autore di favole preferito: Gianni Rodari, genio assoluto, inarrivabile mente creativa. E poi Roald Dahl, era sua la prima favola che scelsi da sola in una libreria da piccolina. Si chiama Gli sporcelli. Me ne innamorai ed iniziai a leggere tutti i suoi libri e a collezionarli, non mi sono mai fermata!”

Confidente suo malgrado

Molte donne, ormai, non credono più nelle favole. E in tante si sfogano sui social con “amiche” virtuali, mai conosciute personalmente. Ti è capitato di diventare, per via della tua notorietà sul web, la confidente di qualcuna?
“Sì, mi è capitato e non riesco ad abituarmi a questo strano fenomeno. Persone mai viste e sentite che mi scrivono raccontandomi cose personali come se fossi la loro migliore amica. Oppure altri che mi scrivono “ti considero come una sorella” o frasi simili. Io resto sempre allibita, non mi conoscono e si legano a me in questo modo? Questi eccessi, se devo essere sincera, non mi fanno piacere, non sono rapporti reali. Non mi fraintendere, è piacevole ricevere amore, spero di cuore di meritare l’affetto che mi viene dato ma sono un po’ spaventata da queste dimostrazioni eccessive”.

Un percorso in evoluzione

Questa tua nuova veste professionale, la consideri più una sorta di rinascita oppure il proseguimento di un percorso?
“Non è una rinascita, è una fase della mia vita. Adesso va così, chissà domani cosa ne sarà di tutto questo. Con molta serenità e con un pizzico di incoscienza sto accogliendo le novità e sto cercando di prendere il meglio da tutto questo. Se la mia nuova avventura dovesse finire, porterò la mia vita altrove e il viaggio proseguirà verso altre mete…”

Lievito madre e social, un legame sorprendente

Scherzando un po’, possiamo dire che il lievito madre è diventato esso stesso un social? Le persone si incontrano con la scusa di passarsi questo prezioso impasto…
“Purtroppo è così. Sempre più spesso mi chiedo se quei pani pieni di disegni siano stati sfornati per metterli a tavola oppure solo per fare un bel post e ricevere tanti like. Ci sono persone che continuano a vivere il lievito e gli impasti con semplicità, come facevano le nostre nonne, solo per nutrire la famiglia. Tanti altri invece lo fanno come se cercassero di raggiungere un obiettivo… vincere alla Playstation, fare un pane pieno di buchi, gare a chi lo fa più bello. Chiaramente non approvo questo atteggiamento ma ciascuno è libero di fare ciò che crede. Per me usare il lievito madre per fare il pane è un atto che ha in sé un valore quasi “sacro”. Impastare il pane è un gesto primordiale come camminare, mangiare, parlare, è qualcosa di profondamente vero che non ha niente a che fare con le challenge di Instagram”.

Sogno… quasi realtà

Qual è il sogno nel cassetto di Valentina? O lo ha già realizzato?
“Vivere in una casa in campagna, con un grande giardino, avere tanti fiori, un paio di gatti, un marito Orso, dipingere e sfornare cose buone. Questa è la vita che desidero e direi che sono a buon punto…”

In ultimo, torniamo al lievito madre: più facile utilizzarlo per fare il pane oppure i dolci?
“Fare il pane è più facile. I dolci hanno ingredienti più complessi da gestire, sono difficili da impastare e da far lievitare. Certamente il pane richiede meno fatica.”

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