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Via libera a proroga Durc? Fare retromarcia

Appello dei sindacati degli edili di Palermo sul via libera a proroga Durc. “Fare retromarcia. Così viene meno il principio della lotta al lavoro nero. Si dà il lasciapassare alle imprese sleali”.

di Redazione

“Per il territorio palermitano, dove l’utilizzo del 50 per cento di manodopera irregolare nei cantieri privati è la norma, in questo modo viene meno il principio della lotta al lavoro nero. Per anni, come sindacato degli edili, abbiamo ribadito la necessità di introdurre norme stringenti per la tutela dei lavoratori e il controllo del lavoro nero nel settore delle costruzioni. Con la cancellazione del comma 1 dell’articolo 81 del decreto Rilancio, e la decisione di prolungare la validità del Durc, già prorogata al 15 giugno e ora al 29 ottobre 2020,  si lascia libero spazio all’illegalità e si consente alle aziende non sane di continuare a usare  stratagemmi come questo per evadere gli aspetti contrattuali”.  

Preoccupazione per l’esito del voto

Ad affermarlo sono il segretario generale Feneal Uil tirrenica Messina Palermo Pasqualino De Vardo, il segretario generale Filca Cisl Palermo Trapani Francesco Danese e il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo, che esprimono preoccupazione per le conseguenze del voto favorevole dato dalla commissione Bilancio alla cancellazione del comma e alla proroga del documento unico (Durc), rilasciato da Inps, Inail e Casse edili, che attesta  la regolarità contributiva e retributiva  delle imprese nei confronti degli operai.  

A pagare sono soltanto i lavoratori

“E’ un lasciapassare per le imprese scorrette. Si apre uno scenario vasto quanto un’autostrada di concorrenza sleale, tra imprese  in regola, che versano contributi e oneri, e imprese che operano fuori dalle regole, a tutto svantaggio di  chi fa impresa in modo onesto – aggiungono De Vardo, Danese e Ceraulo – Chi pagherà le conseguenze di questo colpo di spugna, i lavoratori dell’edilizia e le imprese serie? In questo modo imprese risultate regolari potranno lavorare fino a ottobre senza pagare più  oneri e si dà la possibilità di  partecipare alle gare con i lavoratori in nero”.

Appello alle istituzioni

“Lanciamo un appello ai deputati palermitani e a tutte le forze politiche affinché venga fatta retromarcia rispetto alla modifica di quanto stabilito nel decreto Rilancio – continuano De Vardo, Danese e Ceraulo -.

Legge per il Durc di congruità

L’articolo in questione era stato richiesto dalle parti sociali al governo, frutto di un’intesa raggiunta con i ministri del Lavoro e delle Infrastrutture, in cui è stato chiesto il rafforzamento degli strumenti di contrasto del lavoro nero. Ribadiamo anche l’importanza che la Regione si doti di una legge per il Durc di congruità, per attestare la regolarità contributiva di un’impresa rispetto all’entità dell’opera e alla manodopera da impiegare, in un quadro chiaro dell’appalto. Non è possibile che oggi un’azienda possa comunicare due milioni di euro di lavori da eseguire e due  soli operai  in cantiere”.

Addetto Stampa
Antonella Romano

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