Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Viva Palermo e Santa Rosalia

di Redazione

Obiettivi, composizione, protagonisti, realizzazione e valutazioni del progetto Viva Palermo e Santa Rosalia

Obiettivi

  • Promuovere il culto e le tradizioni della Santa Patrona del capoluogo siciliano, unitamente alla lingua e alla storia di questa figura che, prima ancora di essere Santa, fu una donna che riuscì ad opporsi alle leggi del matrimonio e della famiglia, legate al suo ceto sociale e al periodo storico in cui visse.
    Composizione del progetto Viva Palermo e Santa Rosalia:
  • Libro “Viva Palermo e Santa Rosalia” scritto da Sara Favarò e illustrato da Tiziana Crivello, composto da un poema in italiano di 74 strofe in quartine di endecasillabi a rima baciata, un cantastorie in versi siciliani, composto da parti cantante e parti raccontate, partiture musicali di tutti le canzoni dello spettacolo e testo della rappresentazione teatrale. Il libro, edito da SEI Editore, contiene la prefazione del Reggente del Santuario di Montepellegrino Don Gaetano Ceravolo e l’introduzione in tre lingue (italiano, francese, inglese) del Sindaco di Palermo Prof. Leoluca Orlando.
  • CD musicale che contiene 13 canzoni interpretate dal soprano Marta Favarò, il cantante di musica leggera Alessio Scarlata e la folk singer Sara Favarò.
  • Spettacolo teatrale in due tempi, dalla durata di due ore circa in cui si esibiscono gli attori Enzo Rinella, Sara Favarò e Gaetano Martorana che è anche il regista, i cantanti indicati nel CD, un corpo di ballo di 22 elementi dell’Associazione ACADIS asd, oltre a tamburi e corno dell’Associazione Giovani del Castello di Vicari, mandolino di Riccardo Lo Coco e musiche preregistrate a cura di Edmondo Teodolindo Negri, musiche del M° Salvo Scinaldi, Sara Favarò e sigla di chiusura di Giovanni Favarò. Vengono proiettate le immagini a corredo dello spettacolo a cura di Mariangela Porretto, oltre al cartellone dei cantastorie realizzato da Tiziana Crivello, che sarà sempre in scena e al quale farà riferimento la figura del cantastorie siciliano.
    Opinioni di Don Gaetano Ceravolo, Reggente del Santuario di Montepellegrino e del Prof. Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo:
    Scrive Don Gaetano Ceravolo:
    “[…]La Santa, nata a Palermo dalla nobile famiglia dei Sinibaldi, non esitò ad abbandonare i fasti e le ricchezze di cui avrebbe potuto godere se fosse rimasta nella dimora del padre e scelto da vivere da eremita, dedicando la sua vita a Dio e alla preghiera.
    La ricostruzione dell’autrice spazia su diversi fronti: il poema, il cantastorie, la musica, la rappresentazione teatrale. […].
    L’opera è un insieme di poemi, canti e musiche che possono esser accolti anche in maniera autonoma. L’autrice, in maniera geniale e lodevole, fa diventare un unicum le tre parti e tutto confluisce in una rappresentazione che diviene teatro, poesia, canto, musica e ballo, dando così vita ad un originale spettacolo che nel contempo è storia e religione, tradizione e fede, arte e preghiera […]”. Volere mettere a disposizione dei lettori anche le partiture musicali è in pieno stile dell’autrice che quando scrive lo fa con lo spirito della condivisione della conoscenza. […].”
    Scrive il Prof. Leoluca Orlando:
    “Rosalia è Palermo, Palermo è Rosalia” con queste parole abbiamo più volte riassunto il legame che esiste tangibile fra Palermo, i palermitani e “la Santuzza”. […] Ciò che rende sempre attuale la nostra Rosalia è la sua volontà di libertà e di fede dinnanzi alla imposizione del matrimonio da parte della famiglia. […] Ognuno deve poter decidere come e dove vivere la propria vita senza che per questo siano limitati o falcidiati i propri diritti. Palermo oggi rinnova il messaggio di Santa Rosalia con la “Carta di Palermo” che propone l’abolizione del permesso di soggiorno e riconosce la libertà alla mobilità umana internazionale. […]. Il nostro impegno è affinché siano tutelati i diritti umani di chi, sopravvivendo a stento fra guerre e carestie, decide di cercare oltremare un futuro diverso e migliore per sé e per i propri cari. La nostra accoglienza, cifra culturale della città sin dalla sua fondazione, ha fatto sì che oggi avessimo riconosciuto come patrimonio dell’Umanità, inserito nella World Heritage List Unesco, il percorso Arabo-Normanno. La nostra accoglienza ha fatto sì che Palermo sia percepita nel mondo come un luogo sicuro dove non c’è posto per i fondamentalismi e dove regna il dialogo. La nostra accoglienza ha fatto sì che Palermo sia in questo anno Capitale Italiana della Cultura. […]. Questa è Rosalia. Questa è Palermo: grazie a Sara Favarò per il suo amore per Palermo, per il suo amore per Santa Rosalia.”
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