Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Voglia di cinema!

di Massimo Arciresi

I consigli del nostro critico Massimo Arciresi

 

Il condominio dei cuori infranti (Asphalte, Francia, 2015) di Samuel Benchetrit con Isabelle Huppert, Michael Pitt, Valeria Bruni Tedeschi, Gustave Kervern

Tre situazioni surreali in una triste palazzina periferica. Un risparmiatore solitario e infermo (Kervern) si spaccia per brillante fotografo per captare l’attenzione di un’infermiera (Bruni Tedeschi) che lavora di notte in un vicino ospedale; un’attrice passata di moda (Huppert) che ha appena traslocato è spronata dal giovanissimo vicino (Jules Benchetrit, figlio del regista e nipote di Trintignant) a rimettersi in carreggiata; un’accogliente signora maghrebina (Tassadit Mandi) offre riparo a un astronauta (Pitt) “naufragato” sul tetto dello stabile. Piccole, paradossali ricette contro la solitudine che instradano in maniera insolita a una visione critica (di film o telefilm) e invitano a non ridere delle disgrazie altrui. Il film, però, è in grado di farci almeno sorridere, e in maniera intelligente. 

Oppure…            pellicola

Land of Mine – Sotto la sabbia (Under sandet/Unter dem Sand, Danimarca/Germania, 2015) di Martin Zandvliet con Roland Møller, Mikkel Boe Følsgaard, Joel Basman, Louis Hofmann

Il titolo internazionale significa “terra mia” nonché “terreno minato”. Si tratta di un episodio dimenticato dell’immediato dopoguerra, quando l’esercito danese per bonificare le proprie spiagge dalle centinaia di migliaia di bombe strategicamente disseminate dai nazisti costrinse giovanissimi (e sostanzialmente incolpevoli) soldati tedeschi a rischiare la vita per disinnescarle. Il rude sergente incaricato di addestrare una di queste mini-truppe di prigionieri pian piano scorge l’umanità dei ragazzi. Qualche schematismo non intacca il valore dell’opera. Il doppiaggio però annulla le differenze linguistiche.

 

 

Voglia di cinema! La frase della settimana

«Un milione di posti di lavoro no; ma ’na cinquantina…» Il “sostituto sindaco” Silvio Orlando prova a darsi un tono dopo avere diffuso agi nel microscopico comune meridionale (immaginario) di Pietramezzana per rendere piacevole la permanenza (all’inizio forzata) del chirurgo plastico Fabio Volo, la cui residenza (in quanto medico) è necessaria per l’installazione di una fabbrica che metterebbe un freno alla disoccupazione nel lieve remake Un paese quasi perfetto (Italia, 2016) di Massimo Gaudioso.

 

 

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