Vi consigliamo…
di Massimo Arciresi
To the Wonder (USA, 2012) di Terrence Malick con Ben Affleck, Olga Kurylenko, Rachel McAdams, Javier Bardem
Un amore che, malgrado il trasporto, non combacia (con l’uomo incolpevolmente inadatto a meritare un sentimento sincero), proposto di pari passo con l’incessante interrogazione di Dio da parte di un sacerdote: due parallele che non si incontrano ma in fondo sono la stessa cosa. Un’incomunicabilità cronica (persino con se stessi, probabilmente) resa dai diversi idiomi che si ascoltano (perlopiù fuori campo) in questa nuova, suggestiva opera di Malick, che qualche prevenuta malignità vorrebbe sminuire. Se da un lato la natura (costantemente vilipesa) impastata di sussurri rischia di diventare una cifra stilistica risaputa, l’abbondanza di argomenti affrontati, la lucidità delle metafore, i centellinati rimandi della sceneggiatura costituiscono l’essenza del vero cinema. Provateci voi a fare un film così!
Oppure…
Uomini di parola (Stand Up Guys, USA, 2012) di Fisher Stevens con Al Pacino, Christopher Walken, Alan Arkin, Julianna Margulies
Sono tutti (stati) imprigionati e condannati i protagonisti di questa curiosa opera di Stevens, attore, produttore e sceneggiatore che non avrebbe potuto non dedicarsi alla regia. Val (Pacino) esce letteralmente di galera dopo 28 anni di silenzio su una rapina finita talmente male che il boss non gliel’ha perdonata; la casa di Doc (Walken), che va a prenderlo con un atroce incarico, viene più volte paragonata a una cella; Hirsch (Arkin), basista con i fiocchi, viene prelevato direttamente da una casa di riposo, attaccato all’ossigeno. Una notte di bagordi (l’ultima?) meno superficiale di quanto sembri.
La frase della settimana
«La fiducia è un lusso che non mi posso permettere.» Mark Ruffalo, indagatore esasperato in Now You See Me – I maghi del crimine (Now You See Me, USA/Francia, 2013) di Louis Leterrier