Vi consigliamo…
di Massimo Arciresi
The Grandmaster (HK/Cina, 2013) di Wong Kar-wai con Tony Leung, Zhang Ziyi, Wang Qinxiang, Song Hye-kyo
Basterebbe la prima sequenza a suggellare la classe di Wong Kar-wai, finalmente tornato dietro la macchina da presa per un progetto dalla lunga gestazione. Un combattimento che è un saggio di bravura (anche dell’attore Tony Leung, naturalmente), tra ralenti mai banali e gusto per il dettaglio, sotto la pioggia battente e in mezzo a numerosi avversari che sbucano fuori come in un videogioco di inarrivabile raffinatezza. Roba da eclissare d’un colpo Matrix. La celebrata storia di Ip Man, maestro (pure di Bruce Lee) di arti marziali, poi, è di quelle che attraversano esemplarmente un’epoca e una civiltà, tra rischi di guerra civile cinese e invasione giapponese, con uno svolgimento negli anni ’30 che sconfina nei ’50. Con una moglie bellissima (Song Hye-kyo) e un’avversaria avvenente e grintosa (Zhang Ziyi).
Oppure…
Rush (id., USA/Germania/GB, 2013) di Ron Howard con Chris Hemsworth, Daniel Brühl, Olivia Wilde, Alexandra Maria Lara
Se sottraiamo la sequenza un po’ pacchiana in cui il pilota austriaco fa colpo sulla futura moglie al volante di un’utilitaria appartenente a due stereotipati italiani seduti dietro, resta uno dei migliori film di Ron Howard, quasi paragonabile a Frost/Nixon (lo sceneggiatore è lo stesso, Peter Morgan). La sfida all’ultima marcia tra la McLaren di James Hunt (un Hemsworth assolutamente all’altezza del ruolo) e la Ferrari di Niki Lauda (per Brühl si tratta sostanzialmente di una conferma) ci riporta al lontano (e ben rievocato) 1976, cioè quando la rivalità tra i due sportivi era ai massimi livelli.
La frase della settimana
«Io lo tratto malissimo…! E lui mi guarda con quegli occhi da cagnolone!» La cinica Diane Kruger, determinata a sposare Dany Boon (per divorziare subito e convolare con l’uomo dei suoi sogni allo scopo di aggirare una specie di maledizione familiare) in Un piano perfetto (Un plan parfait, Francia, 2012) di Pascal Chaumeil.