Vi consigliamo…
di Massimo Arciresi
Captain Phillips – Attacco in mare aperto (Captain Phillips, USA, 2013) di Paul Greengrass con Tom Hanks, Barkhad Abdi, Barkhad Abdirahman, Mahat M. Ali
Tratto dal libro dello stesso capitano che visse questa disavventura nel 2009 (tradotto in script dal valido Billy Ray), il film di Greengrass – una rara carriera all’insegna del film d’azione ponderato e intelligente – colpisce per la capacità di coniugare il thriller ad ambientazione “isolata” (lo svolgimento è a bordo di una nave porta-container presa d’assalto da pirati somali – dimenticate Jack Sparrow! – affamati, ricattati e sfruttati, “cattivi” solo per riflesso) con uno sguardo lucido sulle cause di un crimine frequente e non dibattuto. Hanks, comandante capace e coscienzioso nei riguardi del suo equipaggio, offre una delle sue prove migliori, in un crescente logorio di nervi; l’esordiente, magrissimo Abdi gli tiene testa. Altra idea distintiva: la moglie (Catherine Keener) si vede solo all’inizio.
Oppure…
Before Midnight (id., USA, 2013) di Richard Linklater con Ethan Hawke, Julie Delpy, Panos Koronis, Athina Rachel Tsangari
Forse pensando a Rohmer, Linklater insiste sul ciarliero confronto uomo-donna, teso e tenero, e lo fa imbastendo, dopo altri nove anni, il terzo “round” (che segue i sotterraneamente evocati Prima dell’alba e Before Sunset) tra un tenuemente maturato Jesse e una Céline ancor più provocatrice. I due stavolta hanno messo su famiglia, anche se lui teme di diventare un padre assente per Hank, avuto dalla precedente unione. La nuova tenzone amorosa ha per sfondo il Peloponneso, luogo di vacanza e di ulteriori chiacchiere. Chi odia i film parlati si astenga; chi conosce bene i caratteri vorrà ritrovarli nel 2022.
La frase della settimana
«Ho finito i parenti.» Il piazzista Checco Zalone ammette di non sapere più a chi vendere i suoi aspirapolvere in Sole a catinelle (Italia, 2013) di Gennaro Nunziante.