Vi consigliamo…
di Massimo Arciresi
La mia classe (Italia, 2014) di Daniele Gaglianone con Valerio Mastandrea, Jessica Canahuire Laura, Moussa Toure, Bassirou Ballde
Opera preziosa di Gaglianone, che appare nelle vesti di regista. Infatti parliamo di un’ardita commistione (ah, quando il cinema era anche sperimentazione…!) tra un film a soggetto con vocazione documentaristica – nel quale il maestro Mastandrea insegna a comunicare in italiano a 17 immigrati di varia provenienza e di disparate età, che spesso “studiano” e raccontano senza la mediazione di un copione – e una sorta di backstage (paradossalmente più “finto”) in cui entra in campo la macchina-cinema. Complesso da spiegare, molto meno da fruire. Ciò che conta è che in ogni caso la realtà “invada” la finzione, relegando la settima arte a puro, ormai sterile esercizio, consapevolmente incapace di agitare le coscienze eppure utopisticamente disposto a farlo, ancora, sempre. Con originalità, coraggio e indignazione.
Oppure…
The Wolf of Wall Street (id., USA, 2013) di Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio, Margot Robbie, Jonah Hill, Kyle Chandler
Inizia piano, senza impressionare particolarmente. Dopo avere spiegato in breve le origini della fortuna del cinico e scorretto squalo della finanza, attivissimo 20 anni fa, Jordan Belfort (dalla cui autobiografia discende il film), Scorsese lascia che lo spettatore si assuefaccia per un’ora ai suoi imbrogli, agli stravizi e agli irragionevoli eccessi (tra droghe e sesso, malgrado due invidiabili matrimoni), per innervare di dolore i rimanenti, grotteschi due terzi di una vicenda (collettiva) nella quale il debordante denaro – che non si sa più come sperperare – diventa un incomodo di cui sbarazzarsi.
La frase della settimana
«Ehi, ehi, come si chiama questo colore… quasi giallo?» Kevin Kline ironizza sulla tintura di capelli del compare Michael Douglas in Last Vegas (id., USA, 2013) di Jon Turteltaub.