Vi consigliamo…
di Massimo Arciresi
Nella casa (Dans la maison, Francia, 2012) di François Ozon con Fabrice Luchini, Ernst Umhauer, Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner
Un docente di liceo incoraggia un allievo ben più dotato della media a scrivere componimenti. In realtà, quello che prende forma è una sorta di romanzo a puntate incentrato sulle visite del ragazzo a un compagno di scuola: ufficialmente, per aiutarlo nello studio; praticamente, per spiare le abitudini dei suoi familiari. Non è una radiografia post-buñueliana della borghesia, piuttosto è un’indagine sulle origini del talento, quello che l’insegnante non ha mai avuto (il coraggio di tirare fuori) e quello che l’alunno, non troppo celato manipolatore del gioco e sua proiezione, riesce invece a far sgorgare da un’esistenza meno ovattata. Ozon coordina e sottende magistralmente rimandi all’arte, alla dualità, all’Oriente in un film tagliente (maneggiare con cura!) che sta allo spettatore ricomporre.
Oppure…
Razzabastarda (Italia, 2013) di Alessandro Gassman con Alessandro Gassman, Giovanni Anzaldo, Manrico Gammarota, Madalina Ghenea
Dallo spettacolo Roman e il suo cucciolo di Reinaldo Povod, già inscenato con successo da Alessandro Gassman, il lungometraggio segna il vero esordio dell’attore dietro la macchina da presa (se si esclude l’accredito “fantasma” per lo sperimentale Di padre in figlio, addirittura dell’82). La derivazione teatrale si sente, soprattutto all’inizio, la strada che porta all’epilogo è lastricata di tentazioni stilistiche (e su tutto domina il prevalente bianco e nero del direttore della fotografia Federico Schlatter), ma il risultato è sincero, umano, terrigno. Da applauso Nadia Rinaldi e Michele Placido.
La frase della settimana
«Io non mi fido di chi non beve.» Bruno Ganz al curioso ma posato professore Jeremy Irons in Treno di notte per Lisbona (Night Train to Lisbon, Germania/Svizzera/Portogallo, 2013) di Bille August