Vi consigliamo…
di Massimo Arciresi
Dallas Buyers Club (id., USA, 2013) di Jean-Marc Vallée con Matthew McConaughey, Jennifer Garner, Jared Leto, Steve Zahn
Da un fatto davvero accaduto a partire dal 1985, il calvario a testa alta di un elettricista amante del rodeo – e della droga, e dei rapporti molto occasionali – malato di AIDS (un dimagrito McConaughey assurto allo stato di attore di culto in poche, concentrate mosse). Ron, questo il suo nome, non accetta la perentorietà di una diagnosi che gli dà appena un mese di vita, si documenta, viaggia e scopre (in un’epoca senz’altro più “ignorante” ma non meno condizionata dai diktat delle case farmaceutiche) che le cure alternative esistono, bisogna solo procurarsele con una certa temerarietà (che non gli manca). Anzi, decide di aiutare pure i compagni di sventura a prezzi modici, diventando ovviamente un uomo migliore. Bravissimi il comprimario en travesti Leto e il canadese Vallée con la sua regia centellinata.
Oppure…
I segreti di Osage County (August: Osage County, USA, 2013) di John Wells con Meryl Streep, Julia Roberts, Julianne Nicholson, Chris Cooper
Scusate il bisticcio: che la Streep sia in grado di sorprenderci a ogni film (compresi quelli di matrice teatrale come questo, tratto e adattato da Tracy Letts) non dovrebbe più sorprenderci. Qui la diva si inacidisce talmente da cantarle a un intero parentado con la scusa dell’assunzione di pesanti farmaci (ha un cancro alla bocca). Le sue figlie (Roberts, Nicholson e Juliette Lewis) la attorniano nel momento della vedovanza con mariti e compagni in una riunione che, come da tradizione, servirà a togliere i sassolini dalle scarpe. Da tale humus pareva impossibile cavare pure spunti ironici, e invece…
La frase della settimana
«Nessuno nasce cattivo. Nemmeno i cani.» Mehdi spiega al giovanissimo Félix Bossuet le origini del bistrattato pastore maremmano co-protagonista di Belle & Sébastien (Belle et Sébastien, Francia, 2013) di Nicolas Vanier.
