Vi consigliamo…di Massimo Arciresi
Allacciate le cinture (Italia, 2014) di Ferzan Özpetek con Kasia Smutniak, Francesco Arca, Filippo Scicchitano, Francesco Scianna
Sarà pur vero che nei suoi colti omaggi al mélo italiano Özpetek rischia di ripetersi; forse il miscuglio corale di sentimenti, dramma e ironia inizia a mostrare la corda, ma il regista non cessa di coinvolgere il suo pubblico con una regia accorta (anche in sede di scrittura, dove torna a dare il suo apporto l’usuale complice Gianni Romoli) e una scelta oculata degli attori, che qualora non brillino (e non è certo il caso delle antitetiche sorelle Carla Signoris ed Elena Sofia Ricci) occupano il posto che spetta loro. Così la vicenda di Elena (la partecipe Smutniak), che a Lecce apre un locale e prova attrazione per l’insopportabile boyfriend dell’amica, ci appassiona, e malgrado gli eventi tredici anni dopo s’incupiscano, riesce a farci sorridere gettando una rinnovata consapevolezza sul passato.
Oppure…
La mossa del pinguino (Italia, 2014) di Claudio Amendola con Edoardo Leo, Ricky Memphis, Ennio Fantastichini, Antonello Fassari
Esordio abbastanza felice quello di Claudio Amendola, benché contenga qualche scena smaccatamente riempitiva e paghi lo scotto di uscire subito dopo il non troppo dissimile Smetto quando voglio (il cui personaggio centrale è sempre il semi-disoccupato Leo, qui pure co-sceneggiatore). L’irriducibile iniziativa di un dichiarato sognatore di costituire, nel 2005, una scalcagnata squadra di curling per partecipare alle Olimpiadi torinesi dell’anno successivo diverte quanto basta. Merito dell’afflato creato con gli altri interpreti e del convincente contributo di Francesca Inaudi, moglie filmica del protagonista.
La frase della settimana
«…Ma più di tutto temete i Greci per la loro libertà!» Il generale Temistocle ( Sullivan Stapleton) incita i suoi Ateniesi prima della battaglia contro i Persiani in 300 – L’alba di un impero (300: Rise of an Empire, USA, 2014) di Noam Murro.