Vi consigliamo…di Massimo Arciresi
Lei (Her, USA, 2013) di Spike Jonze con Joaquin Phoenix, Amy Adams, Rooney Mara, Olivia Wilde
Con quattro lavori di estrema originalità in quattordici anni, Spike Jonze è una delle “menti” del cinema americano odierno. Questa sua ultima fatica ci mostra Theodore (un Phoenix finalmente malinconico), scrittore di lettere per conto terzi all’interno di una ditta specializzata, alle prese – in un futuro non troppo distante – con un sistema operativo parlante, Samantha, che lo dovrebbe aiutare a organizzare le sue giornate. Invece i due s’innamorano… Di film noti sull’evoluzione dell’intelligenza artificiale ce n’è, ma questo ha la peculiarità di guardare più all’assurda dispersione dei sentimenti umani che alle minacce contenute in un futuro troppo tecnologico. La voce di Micaela Ramazzotti sostituisce nel doppiaggio quella di Scarlett Johansson, premio per la migliore interpretazione femminile a Roma.
Oppure…
Ida (id., Polonia/Danimarca, 2013) di Pawel Pawlikowski con Agata Trzebuchowska, Agata Kulesza, Dawid Ogrodnik, Joanna Kulig
Bianco e nero e formato insolito conferiscono a Ida (il vero nome di sorella Anna, sul punto di prendere i voti nella Polonia degli anni ’60, salvo poi scoprire di essere un’ebrea, grazie alla quasi obbligata frequentazione di una disillusa zia che sembra il suo opposto e che la aiuta a risalire alla fine dei suoi genitori) un sapore volutamente antico. Lo stile scarno, laconico, comunica rigore ma aggiunge – sebbene sia molto ricercato, dalla scelta delle inquadrature al montaggio quasi sincopato – un senso di verità agli eventi che sconquassano dall’interno le due protagoniste (ottime le attrici).
La frase della settimana
«Per il matrimonio ci vogliono due testimoni. Come negli incidenti.» Una Claudia Gerini ubriaca al “seduttore professionista” Luca Zingaretti in fase di rimorchio in un bar in Maldamore (Italia, 2014) di Angelo Longoni