Vi consigliamo…
di Massimo Arciresi
Qualcuno da amare (Like Someone in Love, Francia/Giappone, 2012) di Abbas Kiarostami con Rin Takanashi, Tadashi Okuno, Ryo Kase, Denden
Una giovane escort e un professore in pensione si incontrano a casa dell’uomo, a Tokyo. Lei è una studentessa con fidanzato possessivo (e ignaro) che teme, per onta, la visita della nonna; lui è vedovo, gentile, paziente e, a differenza della sua ospite, possiede saggezza ed esperienza sufficienti ad aggirare le menzogne. Le quali, per accumulo, possono deflagrare. Nei dialoghi c’è tutto il riconoscibile senso del confronto fra esseri umani a cui il cinema di Kiarostami ci ha abituato. L’evocativa ambientazione giapponese ci dimostra (come già accadeva nell’episodio dell’italiano Tickets) che le tematiche del cineasta valgono – e magnificamente – anche al di fuori dall’Iran. In pochi, inoltre, saprebbero chiudere con altrettanto coraggio così bruscamente il racconto, lasciando intendere che il dopo non conta.
Oppure…
Kiki – Consegne a domicilio (Majo no takkyûbin, Giappone, 1989) di Hayao Miyazaki – Animazione
Esisteva già un’edizione italiana, uscita solo per l’home video, di questo cartoon, ma le musiche di commento erano le stesse appioppategli nella versione americana. La Lucky Red, nella sua encomiabile e regolata attività di recupero dei lavori del maestro Miyazaki mai visti sui nostri schermi, ha ridoppiato e ripristinato le originali melodie di sottofondo (con tanto di sottotitoli nelle parti cantate) e ci ha riconsegnato un altro piccolo capolavoro. La streghetta Kiki, che compiuti 13 anni va a fare apprendistato in una nuova città, è una valida e sorridente rappresentazione del cammino verso la maturità.
La frase della settimana
«Io ho bisogno di svegliarmi la mattina accanto a qualcuno che abbia un’anima.» Un Robert Downey Jr. in difficoltà in Iron Man 3 (id., USA, 2013) di Shane Black