Vi consigliamo…di Massimo Arciresi
La trattativa (Italia, 2014) di Sabina Guzzanti – Documentario
Docufiction composta, come si conviene, di immagini di repertorio, interviste, ricostruzioni recitate (fra gli attori ricordiamo almeno Ninni Bruschetta, Filippo Luna e Marcello Mazzarella, oltre alla stessa regista) di atti pubblici certificati, inconfutabili, insomma a prova di denuncia. Ma Sabina Guzzanti, in tanto rigore filologico, riesce a espungere perfino l’ironia, derivante direttamente dai tanti paradossi che affliggono una nazione che, tramite rappresentanti non proprio irreprensibili, negli anni ’90 ha fronteggiato le stragi scendendo a patti con la loro autrice, la mafia. Insomma, ridere per non piangere, però ricordando, ripercorrendo, riportando alla luce fatti e personaggi (come il pentito Luigi Ilardo) che rischiano di rimanere sepolti in mezzo alle scartoffie e alle chiacchiere.
Oppure…
Party Girl (id.,Francia, 2014) di Marie Amachoukeli, Claire Burger, Samuel Theis con Angélique Litzenburger, Joseph Bour, Sévérine Litzenburger, Samuel Theis
Signora non più giovanissima, Angélique (l’attrice mette il suo nome a disposizione del ruolo, ma non è l’unica aderenza alla realtà, date le parentele tra autori e interpreti) ama bere e danzare in un non proprio raffinato locale al confine tra Francia e Germania, nel quale lavora da una vita. La proposta di matrimonio del mite Michel la mette a disagio prima che lusingarla, perché rappresenterebbe la fine della spensieratezza. Assenziente ma non convinta, la donna intanto ne approfitta per riunire la sua frammentata prole. Opera sfumata, attenta nel delineare i caratteri e nell’evitare giudizi.
La frase della settimana
«Neanche puoi sognarlo, il mio lato peggiore!» Il losco senatore Powers Boothe durante una mano di poker contro il giovane “forestiero” Joseph Gordon-Levitt (in realtà suo figlio illegittimo), dettosi pronto ad affrontarlo in Sin City – Una donna per cui uccidere (Sin City: A Dame to Kill For, USA/Cipro, 2014) di Frank Miller e Robert Rodriguez