Sono i keniani Hosea Kisorio Kimeli e Ruth Chelangat Wakabu i vincitori della XXIII Maratona di Palermo. Tutto africano il podio maschile di una gara che ha visto tagliare il traguardo circa 1800 atleti
XXIII Maratona di Palermo. Grande la partecipazione di podisti stranieri che hanno apprezzato la bellezza di un percorso da quest’anno sotto il patrocinio dell’Unesco.
Sono i keniani Hosea Kisorio Kimeli e Ruth Chelangat Wakabu i vincitori della XXIII Maratona di Palermo. Tutto africano il podio maschile di una gara che ha visto tagliare il traguardo circa 1800
atleti.
Ha dovuto attendere un anno prima di portare a compimento la sua vendetta sportiva, Hosea Kisorio Kimeli, keniano della Virtus Lucca, dopo il secondo posto dello scorso anno dietro al connazionale
Kiprotic Meli, ha trionfato alla XXIII edizione della maratona di Palermo che si è disputata oggi nel capoluogo siciliano. L’atleta della Virtus Lucca ha chiuso la sua fatica con il tempo di 2h20’03,
battendo di una manciata di secondi l’altro keniano Abraham Kipchirchir Limo della Run2gether(2h20’09). Bella e avvincente la sfida tra i due atleti africani, spalla a spalla nei 42,195 chilometri dello spettacolare percorso di Palermo che dal centro storico attraversa il parco Reale della Favorita, Mondello, prima di fare ritorno all’interno dello stadio delle Palme Vito Schifani.
“L’arma vincente di quest’anno – ha affermato Hosea Kisorio Kimeli – è stato il fatto che ben conoscevo il percorso, e sapevo quali erano le parti dove si fatica maggiormente e quelle dove è possibile il cambio
di passo decisivo. Tanta fatica ma alla fine è arrivata la vittoria che fortemente volevo”.
A chiudere il podio firmato Africa il ruandese Jean Baptiste Simukeka (Vini Fantini), in gara solo nei primi 30 chilometri della sfida, che ha fermato il crono a 2h21’49. Primo degli italiani e quinto assoluto
il palermitano Massimo Buccafusca (Club Atletico Partinico) in 2h39’24. “Sono felice di aver colto un risultato del genere qui nella mia città, che secondo me – ha detto Buccafusca – insieme a Roma può
vantare la maratona più bella d’Italia.
La gara al femminile ha visto la vittoria (sofferta per la fatica) della keniana Ruth Chelangat Wakabu dell’Atletica Futura in 3h10’48, davanti alla veneta Stefania Disconzi (Valdalpone De Megni) in
3h14’19, terza Valeria Poltronieri (Circolo Minerva ASD) in 3h15’56.
In precedenza si era chiusa la mezza maratona con le vittorie di Bibi Hamad dell’Universitas Palermo e di Rosa Alfieri (Atletica Reggio).
L’atleta Universitas ha bissato il successo dello scorso anno, chiudendo in 1h08’46. L’emiliana Alfieri, è tornata nella Palermo dopo aver vinto la maratona nel 2006, con un tempo che oggi le avrebbe
permesso di trionfare nuovamente. A fare da corollario alla giornata agonistica, la terza edizione della
“Camminata del Sorriso – SISA Supermercati Italiani”, a conferma del legame tra sport e solidarietà elemento distintivo della manifestazione palermitana. La manifestazione, supportata da SISA
Supermercati Italiani, ha coinvolto circa trenta istituti scolastici di Palermo e provincia con protagonisti qualcosa come 1500 tra bambini e accompagnatori. Per la cronaca i primi a tagliare il traguardo sono stati Federico Meli della scuola Tomaselli e Enrica Angilella della scuola Marconi.
Ma l’impresa che rimarrà negli occhi di tutti oggi è stata quella portata a termine da Vito Massimo Catania, tredici volte presente a Palermo e vittorioso nel 2013. L’atleta di Regalbuto ha spinto la
carrozzina con Giusi Colombo affetta da sindrome atassica, per tutti i 42,195 km del percorso chiudendo in poco più di 3h38’, non una prova di forza – ha sottolineato – ma una prova d’amore, perché nulla può
essere impossibile. Soddisfatto patron Gebbia per una maratona di record: “lo dicono i numeri, lo dicono gli atleti che l’hanno corsa – ha affermato Gebbia – un’edizione la numero 23, che ha confermato il
trend di crescita degli ultimi anni, e che vive sempre di più di sport, turismo e sociale”. Per Vincenzo Alaimo responsabile del marketing della maratona di Palermo “ il successo passa anche dalla
fidelizzazione degli sponsor storici (unicredit al decimo anno n.d.r.) e dai nuovi che quest’anno si sono avvicinati con entusiasmo alla manifestazione”.