“La semplicità è sinonimo di eleganza e vince sempre.
Guardati allo specchio e levati qualcosa”.
Coco Chanel
Nessun capo femminile può rispecchiarsi meglio in questo aforisma, più del classico, intramontabile, mitico ‘tubino’.
Versatile. Adatto in molteplici situazioni. Sempre attuale. Mai fuori luogo. Con lo stesso abito è possibile realizzare una grande varietà di combinazioni; outfits diversi, ma sempre in armonia tra di loro.
E, poi, in versione ‘Dark Lady’, rispecchia la femminilità per eccellenza.
Insomma, il tubino è il capo che non deve mai mancare dentro l’armadio di una donna.
Mai fuori luogo, neppure ai tempi del coronavirus
Ma proprio mai. Neanche in questo periodo in cui siamo costretti a stare chiusi in casa e, magari, parlare di tubino, accessori, outfits potrebbe sembrare fuori luogo.
E invece no! Parlarne, è sempre pertinente. Partendo dal principio che si può indossare in qualsiasi occasione, formale e informale, lo potremmo indossare, al volo, anche per le nostre, ormai, consuete relazioni virtuali. Magari, per la video chiamata con le amiche, no, ma per la videoconferenza, per la riunione di lavoro, per un video incontro formale, per una laurea on line, decisamente, sì.
Ma chiediamo il parere ad un esperto del fashion. Sicuramente sarà più convincente.
I consigli per l’uso di Tommaso Arena
Magari, nell’immaginario collettivo femminile, c’è sempre stata la convinzione che comprare un abito classico come il tubino fosse una facile soluzione per ogni evenienza, ma saperlo sfruttare e dargli vita, ogni volta, in modo diverso è qualcosa di complicato e per questo serve una guida.
Tommaso Arena, classe 1985, creatore di “MASI boutique”, ci darà dei suggerimenti ad hoc, che ci illumineranno sull’utilizzo del tubino. Ma con lui, parleremo pure della moda in Sicilia. Ci confronteremo, sulle molteplici interpretazioni che, in questa Isola dalle mille sfumature, designer, stilisti e brand danno alla moda.
Tubino nero. Come deve essere?
Quanto è importante farsi guidare in questa scelta?
Il tubino nero è indossato da sempre per occasioni più formali, perché è un capo “rifugio”. Ma attenzione, perché nell’indossare un abito che ci mette al sicuro, fa correre il rischio di diventare estremamente banali.
Bisogna scegliere bene vestibilità e dettagli, ma bisogna pure marcare gli elementi che parlano di noi e che rappresentano la nostra personalità. Accessori, scolli, ma anche make up del viso e della pelle devono essere usati per creare carattere e rafforzare questo vestito proprio per il suo valore di riciclo.
Il concetto che con un solo abito, cambio tutto il resto, concetto che deriva da un ‘900, privo di grandi possibilità economiche, oggi, diventa un argomento molto attuale. Se pensi che queste siano variabili importanti, allora puoi farti guidare da chi fa questo lavoro.
La lunghezza giusta
Come si fa a capire quale sia la lunghezza giusta
di un tubino, per far si che non attozzi la figura?
Il
segreto sta nel punto vita. Per risultare slanciate, bisogna mantenerla
abbastanza alta. In questo modo, anche una lunghezza al polpaccio o caviglia
può andar bene, anche se non si è tanto alte.
Al contempo, uno spacco e uno scollo V aiutano quando il vestito scende oltre
il ginocchio.
Se si opta per un modello più a sacchetto e dritto, meglio rimanere sul corto.
I tessuti del tubino
Di quali tessuti deve essere il tubino nero per essere sempre attuale senza passare mai di moda?
Il crepe è il tessuto per eccellenza, perché si presta a tutte le stagioni. Il mio consiglio è di non usare mai tessuti troppo pesanti. Dopotutto, anche in inverno si usa in occasioni più mondane dove si sta al chiuso.
Può essere usato anche il jersey, molto versatile, purché abbia sempre una fodera.
Taglie over
E
per le donne più formose, che soluzione proponi?
Un drappeggio, un movimento può cambiare tutto in
meglio, così come uno spacco sul davanti per slanciare la figura, e un po’ di
scollo, altrimenti si appesantisce troppo il look.
Un abito per tante occasioni
Puoi proporre 3 combinazioni che si prestino, con
lo stesso capo, sempre tubino nero, a tre eventi completamente diversi tra
loro?
Interpretiamo
tutto con le tendenze 2020.
1) Giacca lunga con bottoni oro, magari beige o crema la borsa in canvas con
richiami cuoio, sandali o zeppa chiari.
2)
Una maglia in lycra stampata o colorata
da mettere sotto e farne uscire le maniche, una piccola borsa colorata, una
spilla o un foulard che legano tutto.
3)
Capelli indietro anni 90, orecchini a cerchio e una bella cinta in vita, a
catena…
…e
sempre un bel rossetto.
Una guida per la scelta
Le donne, oggi più che mai, per distinguersi dalla massa hanno bisogno di una guida, qualcuno che le aiuti ad identificarsi, che con occhio tecnico le aiuti a scegliere l’abito giusto per il loro fisico. Le “tue donne” si lasciano consigliare?
Si, sanno che possono trovare in me e nelle mie collaboratrici un consiglio spassionato sul proprio look. La moda di oggi è un grande minestrone di tutto. Si può davvero seguire qualsiasi tendenza. Per questo, la mia figura è quella di aiutare a fare ordine in mezzo a questa “pila di roba” e trovare quello che più si addice per la propria esigenza, forma e personalità.
La donna più prone ai consigli
Quali sono le tipologie di donne che chiedono la tua consulenza?
Sono donne che condividono un modo di vestire fashion e femminile, ma non esasperato. Fatto di cose selezionate e particolari, ma che non passano di moda da un mese all’altro. Sono tutte quelle donne che, ogni giorno, si guardano allo specchio e sanno di piacere e di piacersi.
Quanto è difficile consigliarle, assecondarle e convincerle a fare l’acquisto giusto?
Per chi fa questo lavoro con passione e da tanti anni, è abbastanza semplice. E’ importante mettere tutti a proprio agio. L’acquisto di un capo di moda, oggi, deve essere leggero, veloce e immediato, proprio come usare un app. Basta assecondare questi principi.
Solo tendenza o personalità?
In una realtà come la tua, le donne seguono solo la
moda o riescono a seguire la loro personalità a prescindere da cosa “è di
tendenza”?
Chi
desidera un capo più ricercato rispetto alla massa non segue troppo la moda. Possiamo
dire che le mie clienti sono aggiornate sulle tendenze, ma conta la
portabilità, il prezzo e la vestibilità.
I brand preferiti
Quali sono i marchi che funzionano di più?E a quale fascia di donne si rivolgono?
Quelli che riescono a comunicare meglio il proprio messaggio.
All’interno della mia offerta, per esempio, ho Elisabetta Franchi o Liu jo, che in modo differente riescono, la prima, a rendere ogni donna sensuale e frizzante, la seconda, invece, punta sulla vestibilità, sostenibilità, portabilità. Capi facili da indossare per tutte le occasioni.
Elisabetta Franchi si rivolge ad una donna amante della moda e della femminilità, che ama avere capi che durino nel tempo, ma che si facciano notare con uno stile deciso.
La donna Liu Jo, invece, ha meno vezzi. Vuole, comunque, essere femminile, ma in modo sobrio e dinamico in tutti gli aspetti della sua giornata, o almeno questo è quello che prediligo da queste collezioni.
I consigli
Ho visto che hai fatto un tutorial dove aiuti le tue clienti a sistemare il proprio armadio. Come hanno risposto alla tua iniziativa?
Benissimo, le persone in questi tempi hanno bisogno di intrattenimento di qualità. Dare idee su come mettere in ordine può sembrare banale, ma se si conosce il proprio pubblico si possono dare consigli molto personalizzati e utili. Infatti, ne seguiranno di nuovi.
La Sicilia e la moda
Viaggi spesso e vivi realtà opposte e differenti. In
cosa si differenzia la Sicilia?
Nei
valori. La famiglia, il cibo, il lavoro, le ritualità della vita sono chiamati,
ovunque, nello stesso modo, ma in Sicilia sono vissuti in modo diverso: unico.
Un siciliano ha sempre in faccia la propria eredità e l’atteggiamento verso
questi valori. E questa è una cosa che affascina e che viene riconosciuta
quando vai all’estero.
La Sicilia musa ispiratrice di stilisti e designers
La Sicilia è una grandiosa fonte di ispirazione per il mondo intero. E’ uno scrigno di bellezza, ma allo stesso tempo nasconde molte difficoltà. Qual è il tuo rapporto con questa terra?
Considero le Isole dei luoghi magnetici e per questo ricchi di contrasti. Non sempre mi vedo appartenere ai tanti aspetti di questa terra e, pertanto, adoro scoprirla e studiarla, in senso geografico e sociale. A volte ne sono affascinato come fossi un turista.
Il tubo nero in stile ‘siciliano’
C’è un’eredità immensa da scoprire. Per esempio, per quanto riguarda la moda, il tubino nero, pur essendo icona degli anni Venti di Coco Chanel, è fortemente associato allo stile siciliano. In particolare per due ragioni. Intanto, perché, in quanto il nero, è il colore del lutto in molte delle culture mediterranee che ci hanno dominato (vedi le dominazioni spagnole). E, poi, per l’immagine che il cinema neorealista ha dato del sud Italia per anni, dai film di Pietro Germi come ‘Sedotta e Abbandonata’ agli spot di Dolce& Gabbana, diventando simbolo di una femminilità prorompente, forte e castigata al tempo stesso.
La Sicilia nel mondo
Quali sono le fiere del settore che ti danno più
stimoli ed ispirazione per i tuoi acquisti?
Negli
ultimi anni molte fiere hanno perso la loro importanza strategica. Tendo a
privilegiare quelle dove si respira molto lo spirito del momento, l’atmosfera,
e poi trasferirla negli aspetti pratici del lavoro e degli acquisti futuri. In
questo senso le fashion week di Milano, sono il compasso con il quale misurare
il mondo della moda.
L’ispirazione, però, arriva da tutto. Includo molto i miei interessi dentro il
mio lavoro. La creatività è un muscolo che va sempre allenato.
Eventi
Quali sono le iniziative e gli appuntamenti che
proponi alle tue clienti nel corso dell’anno?
Siamo soliti organizzare dei piccoli eventi in negozio, ma quello per cui
sono riconosciuto sono le vetrine e gli allestimenti dei miei store. Una
passione che coltivo da molti anni, e una scusa per continuare a studiare e
ricercare le novità in giro per il mondo. Adoro catturare l’attenzione
attraverso questo canale, e suscita sempre forte emozione e coinvolgimento.
Per quanto riguarda le mie clienti, negli ultimi tempi utilizzo molto i social
per mantenere i contatti e interagire con il pubblico, instagram in
particolare.
Percorso professionale
Tommaso, qual è stato il tuo percorso professionale?
Il mondo della moda, del design, e dell’architettura sono sempre stati interessi centrali nella mia vita.
Li ho perseguiti in maniera pratica, attraverso prima studi artistici, e poi più specifici a Milano, conseguendo una laurea in “Fashion Marketing & Communication” allo IED.
Il frutto di tante esperienze
Dopo diversi anni trascorsi nella capitale della moda, lavorando per diverse firme del fashion system come Richmond e Alessandro Dell’Acqua, ho iniziato a seguire la gestione della boutique di mia madre, rilevata nel 2014.
A Milano e a Sciacca si susseguono esperienze di styling e visual merchandising e unendo la passione per la scenografia, nascono decine di fashion windows di grande impatto.
Nel 2014, nasce un secondo store che risponde all’esigenza di mercato di prodotti fast, ma con il giusto rapporto qualità/prezzo. “MILK” è oggi un negozio affermato che guarda alla sostenibilità, e a una moda solare e priva di orpelli.
MASI boutique
Nel 2019 nasce “MASI boutique”, rivolto a un pubblico più sofisticato e amante delle novità della moda.
L’idea che perseguo è di vestire donne che cercano sempre di coniugare qualità, eleganza e la praticità richiesta dal nostro tempo. Donne dinamiche e femminili sia in abiti casual che eleganti.