Alla scoperta del patrimonio storico e monumentale della Sicilia e di Catania. Neanche il Covid ferma la sete di cultura promossa con le Giornate d’Autunno 2020 del Fondo Ambiente Italiano (FAI). Il capoluogo etneo e i comuni della provincia saranno protagonisti nei prossimi due fine settimana (17-18 e 24-25 ottobre 2020) con diversi siti aperti al pubblico e giri itineranti per rivivere pezzi di storia passata, mai tramontata. I Tre Cancelli & Le Antiche Vie dei Castelli sono gli itinerari studiati e proposti dal capo delegazione di Catania Maria Licata, con l’obiettivo di seminare conoscenza e consapevolezza, sensibilizzando l’opinione pubblica e puntando i riflettori su luoghi normalmente inaccessibili, poco noti o spesso dimenticati.
Il gruppo giovani del FAI
Tanti i comuni coinvolti grazie al prezioso contributo del Gruppo Giovani FAI di Catania (capo gruppo Silvia Majorana), Caltagirone (coordinamento Aline Lo Giudice), Acireale (Carlo Zimbone), Giarre-Riposto (Giada Patanè), a dimostrazione «dell’importanza e della capacità di coinvolgimento delle iniziative FAI – ha commentato l’assessore al Turismo della Regione Siciliana Manlio Messina, durante la conferenza stampa a Palazzo della Cultura – Oggi più che mai dobbiamo dimostrare di avere le idee chiare per superare questo momento critico e di avere a cuore le bellezze siciliane e catanesi. Il FAI lo ha fatto in più occasioni, preservando e salvaguardando il nostro patrimonio. Quindi, non potevamo che essere presenti anche in questa occasione: bisogna fare squadra per superare le difficoltà del momento. Valorizzare la bellezza della nostra terra è sicuramente una strada da percorrere insieme, attraverso una rete attiva sul territorio».
Il ruolo delle guide turistiche
Con il supporto dell’associazione territoriale Guide Turistiche (presidente Giusy Belfiore), grande novità di quest’anno sarà la visita guidata tra le vie del cimitero catanese, «ricco di memoria e di storia», come affermato dall’assessore ai Beni Culturali di Catania Barbara Mirabella. «Le giornate FAI – quest’anno in ricordo della sua fondatrice Giulia Maria Crespi – sono sempre di grande interesse perché valorizzano le bellezze del nostro Paese. A Catania – ha proseguito Mirabella – il progetto permetterà di conoscere meglio il cimitero monumentale, dal viale dedicato agli “uomini” illustri ai mausolei storici dove sarà possibile omaggiare personalità che hanno reso grande la nostra terra: da Angelo Musco a Verga. Nel fine settimana successivo sarà inoltre possibile riscoprire il territorio attraverso lo scambio tra paesi limitrofi, specie in un momento in cui il turismo chiude i confini internazionali».
Le bellezze della Sicilia
«Speriamo sia solo l’inizio di un percorso che avvicini le persone alle bellezze siciliane – ha rimarcato Maria Licata – Quest’anno abbiamo inserito un percorso all’interno del cimitero monumentale di Catania. Gli spazi cimiteriali rappresentano l’anima della città, segni indelebili delle nostre comunità, dove passato e presente s’intrecciano per mantenere viva la memoria: leggendo i nomi sulle lapidi capiamo come siamo cresciuti, quello che siamo e quello che potremo essere. Visiteremo la tomba di Giovanni Verga – arricchita dal verde della fondazione Radicepura – e cappelle storiche di confraternite mai aperte al pubblico. Poi, nel secondo fine settimana, spazio al romanticismo e al fascino medioevale con le “Antiche vie dei Castelli” (Adrano, Bronte, Aci Castello, Acireale e Giarre) e alla storia più “recente” (Caltagirone). Il nostro obiettivo è dare dignità e recuperare pezzi della città che sembrano andati perduti. Questo “viaggio” spero sia di ispirazione per le vecchie e nuove generazioni».
Una possibilità per recuperare e valorizzare una parte di Catania che «rappresenta un luogo di straordinaria bellezza e riflessione – ha aggiunto Giuseppe Arcidiacono, assessore ai Servizi Cimiteriali della città etnea – Le giornate in programma possono essere un trampolino di lancio per dare attenzione a un luogo dal grande splendore artistico e architettonico. Per questo, a causa del dissesto economico, abbiamo chiesto aiuto alla Regione per il restauro del Cimitero etneo, dando vita con l’architetto Marina Galeazzi (responsabile del Servizio) a un progetto di recupero e riqualificazione che spero possa realizzarsi presto».
«La forza del FAI? Offrire soluzioni concrete alle attuali carenze strutturali e culturali di un territorio, dando la possibilità di conoscere angoli delle città inediti e di puntare i riflettori sui Beni Culturali, oggi risorsa da potenziare e valorizzare – ha concluso Enrico Trantino, assessore ai Lavori Pubblici e Decoro Urbano del Comune di Catania – Quella di quest’anno è una grande scommessa: un’occasione di crescita collettiva».