Quando non c’è energia
non c’è colore, non c’è forma, non c’è vita
Caravaggio
Le basi della cromoterapia risalgono al 1878 all’americano Edwin Babitt e, accettata o meno, numerosi sono i “seguaci” di questa, per così dire, scia luminosa.
Chiaramente non possiamo parlare di medicina in senso stretto ma più che altro di medicina alternativa, olistica, il cui oggetto di studio però non è così inconsistente come si potrebbe pensare. Alle sue spalle ci sono numerosi esperimenti e dottrine e questo ramo era ben conosciuto al tempo degli Egizi e con loro anche i Greci che vantavano l’uso di pietre, minerali e unguenti molto colorati con cui dipingevano le pareti. Il filosofo Avicenna affermava, infatti, che il colore fosse il segno inequivocabile della malattia. Se ci spostiamo fino in Cina i colori sono considerati un culto.
La cromoterapia negli ospedali
Persino negli ospedali la degenza dei pazienti veniva resa più confortevole abbinando le camere agli stessi indumenti del malato. Il Cristianesimo demonizzerà questa dottrina pagana come pseudoscienza almeno fino all’Illuminismo. Il rigore scientifico non avalla la sua teoria e considera la sua efficacia non idonea agli studi clinici controllati ritenendo i suoi fondamenti fragili e solo ipotetici, sebbene abbia allo stesso tempo ammesso un legame tra colori e salute fisica e mentale.
Il potere del colore
Questa tecnica si serve di specifici colori per il trattamento e il controllo di diversi disturbi e affianca terapie in corso. Ha funzioni benefiche sul corpo umano e non esistono controindicazioni per la cura della patologia ma non ne cura i sintomi. Ogni colore ha la sua peculiarità e stimola una parte del corpo, anche psichica, piuttosto che un’altra. Il metodo terapeutico usa le vibrazioni cromatiche per ricreare un equilibrio energetico che è stato alterato. La parte del corpo esposta ad un’irradiazione colorata assorbe onde elettromagnetiche.
Cellule e frequenza delle onde luminose sono in armonia e con le luci colorate si riporta l’equilibrio là dove è stato stravolto.
La cromoterapia complementare
La cromoterapia inoltre è complementare ad altre discipline come la fototerapia, la cromo puntura e l’ayurveda.
Gli studi di Niels Filsen (Nobel 1903) nel campo della fototerapia hanno posto le fondamenta per un interesse di tipo scientifico sugli effetti terapeutici di luce e colori. In America, la terapia con la luce ultravioletta è un metodo usuale ormai. Una realtà concreta la riscontriamo in Svizzera, a Locamo, dove si trova l’Istituto di Cromopuntura del dott. Neeresh. In Italia è utilizzata come supporto per altre terapie olistiche e il suo utilizzo è rivolto al benessere e al relax come nei centri estetici e nelle saune.
I colori più comuni che “guariscono”
Il rosso
- Rosso: migliora la circolazione sanguigna, la frequenza respiratoria e il funzionamento del fegato e agisce sui polmoni in caso di catarro. Dal momento che è un colore che richiama l’eros, la passione e la vitalità è meglio evitare pareti o muri di questa tonalità che renderebbero le persone troppo loquaci, possessive e passionali! Il rosso cura anche ustioni, depressione e malinconia ed è utile anche per casi di paralisi e d’impotenza maschile.
Il Verde
- Verde: colore neutro che rilassa e aiuta a ritrovare la calma e la concentrazione e infatti non a caso i banchi di scuola e a volte le stesse pareti sono per lo più di verde. È il colore dell’armonia, della natura per antonomasia ed evoca pace e speranza. Va bene per chi soffre di mal di testa, febbre e nevralgia. Ottimo per le anomalie ed imperfezioni cutanee e in caso di calvizie.
Il blu
- Blu: agisce sullo stress quotidiano e favorisce la calma in modo più netto rispetto al verde. È un colore che tranquillizza e distende. Via libera all’intonaco azzurro! Valido compagno per curare stress, insonnia, ansia e nervosismo e ha qualità antisettiche, anestetizzanti ed astringenti. Indicato per chi soffre di mal di gola e/o denti o in caso di reumatismi, spasmi, laringite e raucedine.
L’arancione
- Arancione: colore positivo che stimola la serenità, l’ottimismo e il buon umore. È simile al rosso ma in forma più leggera, e aiuta il cuore e la circolazione sanguigna. Agisce anche sulla tiroide e i crampi muscolari.
Il giallo
- Giallo: ha un nesso con l’intelligenza e l’apprendimento, e viene associato al lato sinistro del cervello ed è sinonimo di saggezza. Perfetto per la concentrazione e lo studio. Induce allegria, gioia di vivere, immaginazione e solarità. Utile per il gonfiore addominale e per depurare l’intestino e anche qui si può dare l’ok alle pareti che richiamano il colore del sole.
Celeste e indaco
- Celeste e indaco: sono per lo più sfumature. Il celeste è indicato per il sollievo degli occhi e l’indaco in caso di cataratta per aumentare la concentrazione e per purificare il sangue. Controindicato ed inopportuno nei casi di depressione