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Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Parco delle Madonie: un esaltante itinerario naturalistico

Scoprire la montagna in Sicilia, significa scoprire la cultura antropologica del Paese, le tipicità enogastronomiche, nonché il ricco patrimonio floristico e faunistico. Venite con noi a scoprire il favoloso Parco delle Madonie

di Patrizia Romano

Parco delle Madonie. Il concetto di turismo in Sicilia ci rimanda a spiagge assolate e mari cristallini. Ma anche l’elemento culturale è una componente importante del turismo siciliano; monumenti, chiese, edifici che rimandano alle numerose dominazioni, ciascuna delle quali ha lasciato la propria impronta. Poco diffuso, invece, è il concetto di turismo naturalistico. Altrettanto poco diffusa è la conoscenza dell’interno dell’Isola e delle montagne maestose che offrono ricchi itinerari veramente esaltanti.

Camminare per scoprire


Camminare è il modo migliore per conoscere tutti gli interessanti percorsi del Parco delle Madonie. Il clima sempre mite, favorisce questa forma di turismo in tutte le stagioni dell’anno. Scoprire la montagna in Sicilia, significa scoprire la cultura antropologica del Paese, le tipicità enogastronomiche, nonché il ricco patrimonio floristico e faunistico.

I percorsi naturalistici più interessanti

Tra i percorsi naturalistici più avvincenti da scoprire in Sicilia, troviamo Pantalica, l’Etna, il Parco dei Nebrodi, il Parco dello Zingaro e il Bosco della Ficuzza, nonché il Parco delle Madonie e i paesi intorno a Cefalù, come Sant’Ambrogio, Castelbuono, Gratteri, Pollina e Isnello.
Ed è proprio su quest’ultimo che vogliamo soffermare la nostra attenzione, proponendo un percorso unico e davvero esaltante. Percorso che potrebbe cominciare con una passeggiata facile attorno a Cefalù, seguito dalla salita lungo il sentiero sulla rocca, giungendo fino a 250 metri di altezza presso la fortezza medievale che si trova in cima, da dove si può ammirare un panorama mozzafiato.

Intorno alla montagna

Da qui, si può proseguire per Sant’Ambrogio, continuando dentro il Bosco di Guarneri, ricco di querce. Il sentiero costeggia la montagna dietro Guarneri verso la catena delle Madonie. Il giro proseguirà intorno alla montagna, dove, sull’altro versante, si gode di una magnifica vista della catena montuosa delle Madonie e le valli sottostanti.
Decisamente esaltante, potrebbe essere, raggiungere la sommità del Monte Macabubbo a 1204 metri d’altezza. Dalla cima si può vedere il mare, il villaggio di Gratteri e l’intera catena delle Madonie fino ai Nebrodi. Il sentiero comincia con un paesaggio selvaggio e scosceso.

Pollina

Interessante pure il paese di Pollina, situato in cima a uno sperone roccioso alto 730 metri. Dal belvedere del paese vi sono vedute magnifiche sul mar Tirreno e La Rocca di Cefalù. Dietro il paese vi sono le catene montuose delle Madonie e i Nebrodi.
Pollina è un paese medievale con strette viuzze e un piccolo anfiteatro.


Monte Carbone


La camminata nel Parco delle Madonie può proseguire sul livello del mare e seguire un sentiero fino a Castelbuono, che si trova ai piedi del massiccio di Monte Carbone (1979 metri) col suo caratteristico paesaggio lunare. Questo massiccio è il secondo più alto della Sicilia. Il percorso molto piacevole attraversa la campagna aperta fino a Castelbuono, con belle vedute verso le montagne.

Piano Pomo


Una delle cose uniche della Sicilia qui nel Parco delle Madonie , è Piano Pomo, con i suoi 200 alberi di agrifogli, unici in Italia, con più di 300 anni e crescono in un gruppo fittissimo. Da qui, possiamo arrivare a Pizzo Carbonara, la vetta più alta da percorrere a piedi sulle Madonie (la seconda più alta della Sicilia), in un affascinante paesaggio di calcare. Lungo il percorso ci sono tracce di elementi marini.

Monte San Calogero

Poco distante, abbiamo monte San Calogero, che si innalza fino a 1328 metri lungo la costa. Dalla cima si può ammirare una delle vedute più belle della Sicilia. L’ascesa comincia a 840 metri e segue sentieri che attraversano boschi prima di arrivare a un altopiano da dove si gode di un panorama a 360° senza dover scalare la montagna fino in cima.

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